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Ambientazione

1
Agli albori.
Tokyo è, da sempre, una cittadina che unisce il progresso agli albori. Modernità e tradizione viaggiano di pari passo. Il tempo che scorre inesorabile, trova ristoro in quella che è una vita frenetica, una vita che si può effettivamente constatare tra i meandri dei suoi borghi e delle sue incommensurabili vie. Le illuminazioni delle strade e degli edifici s'intersecano perfettamente nella quiete di talune zone, zone ove è possibile udire il tonfo sordo del silenzio, silenzio in grado di riportare alle membra il pieno significato dello spettrale.
2
La linea Temporale
Fino all’anno in cui la famiglia imperiale vi si trasferì, Tokyo era chiamata Edo.
Anticamente, si trattava di un povero villaggio che basava la sua economia sulla pesca. Si trovava nella piana di Musashi, un’area brulla e desolata che non aveva particolari attrattive rispetto ad altre città del Giappone.
Intorno al 1600 Edo fu scelta come base dal generale Tokugawa Ieyasu, quando il Giappone era ancora fratturato in numerosi Stati in costante lotta. Tokugawa, vincendo la leggendaria battaglia di Sekigahara, riunificò definitivamente il Paese e segnò l’inizio di un periodo di pace durato più di duecento anni. 
Con l’inizio dello shogunato dei Tokugawa, Edo diventò il polo d’attrazione per decine di migliaia di persone e si espanse divenendo in breve tempo il centro urbano più grande e popoloso del Paese.
Durante i due secoli del regno Tokugawa, Edo acquisì sempre maggiore importanza.
La diversità della popolazione della Tokyo di quegli anni costituì la base per la nascita di una nuova cultura popolare. Edo pullulava di teatri di kabuki e bunraku, di bancarelle di cibo di strada e mercati. Era rinomata per i suoi quartieri di piacere, in modo particolare lo Yoshiwara (nell’area di Asakusa), ma era anche il luogo ideale per gli amanti dell’arte e della letteratura. La diffusione della stampa serigrafica, che permetteva di riprodurre numerose copie di libri e immagini a basso costo, rese possibile la nascita e lo sviluppo di un mercato editoriale florido: si dice che in quegli anni, a Edo, ogni pochi passi ci si imbattesse in una libreria.
La capitale giapponese continuò a crescere a dismisura, ma la sua espansione nel XX secolo subì due forti battute d’arresto: la prima fu durante il terremoto del Kanto del 1923; la seconda sotto i bombardamenti americani nella Seconda Guerra Mondiale. In entrambi i casi, gran parte della città fu rasa al suolo.
Tuttavia, Tokyo è sempre stata capace di rinascere dalle sue macerie e con il boom economico degli anni ’60 e ’70, la metropoli ha iniziato ad assumere l’aspetto che presenta tutt’ora.
Ovviamente la capitale del Giappone conserva ancora quartieri dall’aspetto tradizionale ed è attraversata da ampie zone di verde come, ad esempio, l’enorme Parco di Ueno.  Passeggiando per le sue strade è possibile imbattersi in edifici antichi e piccole oasi di pace, lontane dal traffico e dalla vita frenetica.
Laddove vi è l'avvenenza della cittadina, però, vi è una parte oscura e da pochi conosciuta, percepita. Una moltitudine di strane circostanze si son venute a creare, situazioni che, difficilmente, potrebbero essere viste da chi non ne ha la facoltà, la capacità di andare oltre alle apparenze effettive. Il frutto di un qualcosa di grande che, lentamente, inizia a farsi largo, a emergere. Una fazione di persone, i Cacciatori, dotate di abilità spiccate e non acquisite ma insite nel loro patrimonio genetico si stanno pian piano avvicendando per scorgere e sconfiggere queste forze scabrose, entità demoniache che si celano e si districano tra i comuni mortali, portando in vita ciò che nessuna fattezza umana semplice riesce a percepire mediante le semplici iridi in viso. Una guerra continua tra luce e ombre, una guerra di secessione che vede protagonisti, dagli albori, questi guerrieri, guerrieri destri nell'arte della lotta alle orde demoniache; il tutto avviene nel più tacito muoversi, un equilibrio perfetto. Equilibrio che vede la pseudo-fine del tutto, nell'ergere delle mura che attorniano la cittadina di Tokyo. Gli umani, a seguito della prima grande guerra demoniaca, riusciti nell'intento di contrastare l'avanzata, pensarono bene di riunire le forze nella profusione di un sol unico obbiettivo, delimitare la zona. Anni di lavoro portarono ad una vera e propria Tokyo Murata, che la vedeva fulcro di un sistema militare assai vasto, laddove l'impossibilità dell'orda demoniaca di avanzare era ormai nota. Riusciranno gli umani a contenere il macabro scenario che si venne a creare tempo addietro? I demoni saranno cosi solerti e lesti nel riappropriarsi di Tokyo? TU, DA CHE PARTE STAI? Sceglierai la luce o l'oscurità?